Don Francesco, nuovo sacerdote in Alife-Caiazzo

Dal 4 luglio è ufficialmente collaboratore parrocchiale ad Alvignano. Il suo vescovo, Mons. Filograna ha accolto la richiesta della nostra Diocesi di averlo per un periodo di missione pastorale

Il presbiterio diocesano e l’intera Diocesi di Alife-Caiazzo hanno accolto un nuovo sacerdote: don Francesco Vangeli, originario di  Copertino (LE), studente a Roma, nominato collaboratore parrocchiale ad Alvignano

Un nuovo sacerdote tra noi!
Pugliese di origine e ormai campano di adozione.
Don Francesco Vangeli, della Diocesi di Nardò-Gallipoli, dallo scorso 4 luglio è stato nominato vicario parrocchiale ad Alvignano per affiancare nell’attività pastorale don Alessandro Occhibove.
Dal mare alle colline: porta con sè il vantaggio (è il dono di chi nasce sulle coste) di guardare oltre, di avere prospettive ampie, di tenere un’orizzonte sempre fisso.
E così è stato per la sua vita: un’idea e un seme nel cuore, coltivato, maturato, germogliato nella scelta del sacerdozio non senza un periodo (più lungo rispetto alla media) di formazione e preghiera. Speranza e pazienza hanno caratterizzato il suo tempo; ma anche sorpresa, quella di trovarsi un giorno, nella Diocesi di Alife-Caiazzo, condividendo con l’amico di studi don Alessandro, giovane come lui nel sacerdozio, la responsabilità alla guida delle parrocchie alvignanesi.
“Appena ho messo piede qui ad Alvignano – racconta don Francesco – sin da subito ho potuto toccare con mano la grande e sincera accoglienza che mi è stata donata, la familiarità che da subito si è instaurata con la gente, il rispetto per la figura del sacerdote e la premura per le mie necessità (in molti mi dicono “Don France’ per qualsiasi cosa, disponete”), aspetti che subito mi hanno fatto sentire a casa; per non parlare dei tanti “don France’, ma perché non rimanete un po’ con noi? Con chi dobbiamo parlare?”.

Conosciamolo meglio… 
Don Francesco Vangeli 34 anni, padre militare e madre casalinga, è originario di Copertino (LE), la cittadina che ha dato i natali a San Giuseppe da Copertino, noto come “protettore degli studenti”.
Animato sin da piccolo da un autentico bisogno di aiutare il prossimo che traduce in azioni concrete di impegno pastorale e sociale come la dedizione alle attività della sua parrocchia, il volontariato in ospedale, in un centro di recupero per tossicodipendenti e nelle mense Caritas.
Questa umanità, coltivata e maturata negli anni, alimentata da un’educazione basata sui valori del rispetto, della semplicità e sulla fede cristiana, lo aprono ad un ascolto diverso rispetto alla chiamata del Signore. Il suo primo e più incerto sì avviene in un momento cruciale della sua vita e della sua formazione, dopo aver portato a termine gli studi universitari in Giurisprudenza e avviato una collaborazione negli ambienti accademici come assistente di cattedra. È in questo momento che quella “voce”, che da anni abitava il suo cuore in silenzio, s’impone, indirizzandolo verso la scelta del sacerdozio.

Con la famgilia nel giorno dell’Ordinazione sacerdotale

Francesco, prende coscienza di una decisione divenuta matura nel tempo. Vive così con forte impegno e pieno coinvolgimento la vita nella sua comunità parrocchiale di origine, Beata Vergine Maria Addolorata di Copertino, impegnandosi in Azione Cattolica e nel cammino Giovani Impegno Missionario. Poi il momento del discernimento che lo porta ad abbandonare i progetti e tentennamenti per entrare nel Seminario Maggiore di Roma, dove inizia il suo percorso di studio, preghiera ed esperienze pastorali. Arrivano presto le tappe più significative del suo percorso: l’ordinazione diaconale il 12 maggio 2018, e quella presbiterale avvenuta il 22 settembre successivo. Oggi don Francesco Vangeli, specializzando in Diritto Canonico presso l’Università della Santa Croce di Roma, è parte integrante del Clero diocesano di Alife-Caiazzo: la sua amicizia con don Alessandro Occhibove durante gli anni del seminario romano, infatti, lo ha avvicinato alla Diocesi di Alife-Caiazzo fino a che, come lui stesso racconta, al termine del pellegrinaggio in Terra Santa (agosto 2018), Mons. Valentino Di Cerbo (vescovo emerito) gli chiede di restare in Campania, avendo così la possibilità di proseguire gli studi nella Capitale e condividere, a breve distanza, un impegno pastorale. L’idea trova l’accoglienza e la disponibilità del Vescovo di Nardò-Gallipoli, Mons. Fernando Filograna e altrettanto entusiasmo in Mons. Oraio Francesco Piazza, amministratore apostolico di Alife-Caiazzo, che ufficializza con un Decreto a sua firma, l’impegno pastorale di Don Francesco nella Chiesa locale.

Sull’affetto e la simpatia che la Comunità di Alvignano gli aha manifestato sin dal primo momento, don Francesco replica così: “Da parte mia, anch’io uomo del Sud, credo di aver ricambiato con altrettanta sincerità e apertura. A tutto questo un buon contributo lo ha dato l’amicizia fraterna e sincera con don Alessandro che da subito mi ha fatto sentire a casa… sia nel lavoro pastorale che tra le mura della casa canonica dove viviamo. E questo è un valore aggiunto al ministero di entrambi. Credo che tutto questo rappresenti un terreno fertile su cui spargere con semplicità ed entusiasmo quei semi che il ministero presbiterale mi metterà nelle tasche di giorno in giorno. Per il resto ci affidiamo alla bontà del Signore che non ci farà mancare la Sua grazia. Ne sono convinto e con tale consapevolezza inizio ufficialmente il mio mandato qui”.