In Cattedrale per il Convegno diocesano, fedeli e sacerdoti “In Cristo Signore”

La missione della Chiesa nel mondo contemporaneo: il Convegno della Diocesi di Alife-Caiazzo in programma il 22 settembre in Cattedrale ad Alife (ore 17.00) vuole rilanciare il messaggio missionario di Cristo seguendo la linea proposta e tracciata da Papa Francesco attraverso l’esortazione apostolica Evangelii gaudium  (24 novembre 2013).

“Essere Chiesa in cammino…” il tema proposto da Mons. Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico, in occasione di questo momento unitario all’inizio dell’anno pastorale in cui il Vescovo, dopo il suo arrivo in Diocesi lo scorso 4 maggio torna ad incontrare l’intera Comunità: laici, religiosi, presbiteri sono convocati per un momento di riflessione e di proposta delle linee programmatiche che accompagneranno il cammino della Chiesa di Alife-Caiazzo.

Tracce di una pista comune per la famiglia diocesana, che si diversificherà nel corso dei mesi a seconda degli ambiti pastorali in cui sono coinvolti sacerdoti, diaconi, catechisti, associazioni, ministri dell’eucarestia, corali parrocchiali, operatori della Caritas…

“Essere Chiesa di Cristo”, spiegherà Mons. Piazza, che fecondaalimenta e lievita la realtà umana, le sue vicende, i cambiamenti e le complessità del mondo.

Un’azione di rigenerazione del mondo – è la richiesta venuta dal Papa – in cui la comunità dei credenti si caratterizza per le diversità che la compongono e al contempo per la ricerca e l’esperienza della comunione in Cristo.

Diversità e armonia: da questa ricchezza si muoverà la riflessione diocesana prima attraverso una lettura di sè (la storia della Chiesa che include, accoglie, custodisce l’esperienza umana e pastorale delle persone e come eventi e contesti la arricchiscono o da Essa sono arricchiti) e poi sulle azioni della pastorale oggi, che Papa Francesco nell’Evangelii gaudium fornisce come le cinque vie del “nuovo umanesimo” da realizzare: uscire; annunciare; abitareeducaretrasfigurare.

E perché sia chiara la destinazione di questa azione pastorale, da rinnovare ogni giorno, Mons. Piazza nel prossimo convegno aiuterà a pensare il dove e il come, la meta comune di questo andare, dello stile “in uscita” proposto da Papa Francesco applicato ad ogni singola realtà.

È il modello sinodale, il convergere e il camminare insieme, il sentire comune, l’ascolto comune, il terreno fertile su cui si innesta oggi la parola e la proposta del Vescovo Orazio Francesco, in una chiesa locale che respira ancora e vive il linguaggio del primo sinodo diocesano dove l’esercizio dell’ascolto, del programmare, dell’incontro con la Storia attraverso l’esperienza di condivisione con il Territorio è stata la vena che ha dato linfa ad un anno di lavoro dove segreteria, commissioni, assemblea sinodale hanno fatto convergere esperienza, propositi, sogni.

Chiesa che si appassiona, si coinvolge, si ricrea ogni giorno, prende l’iniziativa: una chiesa china sugli altri, in ascolto e in azione, una Chiesa che si guarda intorno e, nella gioia, si prende cura del mondo, abitandolo servendolo.