Perchè scegliere l’ora di Religione a scuola? La lettera dei Vescovi italiani

Giovanna Corsale – Dal 4 al 25 gennaio sono aperte le iscrizioni all’anno scolastico 2020/2021, per la Primaria e la Secondaria di primo e secondo grado, accedendo al sito istituzionale del Miur, e contestualmente è data la possibilità di avvalersi dell’insegnamento della religione cattolica. Perché inserire la religione cattolica nel proprio piano di studi? La scelta di seguire l’ora di religione a scuola può rivelarsi importante per la crescita dello studente, perché, oltre a garantirgli una preparazione più completa, apre dinanzi a lui la possibilità di “confrontarsi con le domande profonde della vita”.

Dai vescovi italiani arriva l’invito a compiere questa significativa scelta, dal momento che l’insegnamento della religione cattolica “consente, infatti, di conoscere e contestualizzare in un’ottica più ampia la storia culturale del nostro Paese e del mondo intero, attraverso le idee che la religione cristiana ha prodotto”. L’approccio ai contenuti religiosi funge da stimolo intellettuale e umano per i ragazzi, i quali si trovano a confrontarsi con i grossi “interrogativi esistenziali“, preparandosi a sostenere le sfide che la vita pone loro e ciò vale soprattutto oggi, che viviamo “in un tempo in cui la pandemia da COVID-19 ci sta ponendo di fronte problemi inediti per l’umanità”.

In tal senso, mai come oggi, si avverte la necessità di un’”alleanza educativa” tra alunni, genitori e insegnanti di religione, perché il “tempo della scuola” venga vissuto come un’occasione di reale formazione delle nuove generazioni in modo sano e costruttivo, per il bene dei nostri ragazzi e della nostra società”. L’Ufficio Scuola della diocesi di Alife-Caiazzo, grazie al tramite degli insegnanti di religione, si preoccuperà di diffondere il messaggio dei vescovi nelle diverse comunità, facendo sì che alle famiglie arrivi il valore profondo di una materia che, oltre a costituire una tessera fondamentale nel grande mosaico che è la Storia dell’Umanità, fornisce agli alunni gli strumenti indispensabili per imparare a coltivare la cultura del dialogo e del pluralismo.

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Fonte Clarus