Riapertura delle Chiese. Dal 18 maggio graduale ripresa delle celebrazioni con il popolo

Ai sacerdoti il tempo di organizzare gli ambienti per rendere l'accoglienza sicura e garantire la sicurezza e la salute dei partecipanti

Da lunedì 18 maggio è prevista la graduale ripresa delle celebrazioni liturgiche con il popolo; tuttavia ai sacerdoti è data la possibilità di differire di qualche giorno tale ripresa stabilire logisticamente l’organizzazione degli ambienti e l’accesso delle persone. Sarà cura di ogni Parrocchia avvisare i fedeli sulla data certa della riapertura.
La notizia attesa dai tanti fedeli della Diocesi di Alife-Caiazzo è nel Decreto a firma del Vescovo Orazio Francesco Piazza, amministratore apostolico, che in una lunga nota indirizzata ai Sacerdoti, ai Religiosi e ai laici della Chiesa locale, spiega lo spirito e l’atteggiamento da vivere in questo tempo di graduale ripresa delle attività. SCARICA IL DECRETO.

Resta l’obbligo e il dovere della responsabilità della salute pubblica; resta l’impegno e guardare in modo sapienziale questo tempo alla luce della consolidata esperienza spirituale che tutti hanno vissuto durante la quarantena accompagnandosi con la preghiera, alimentata poi dall’esperienza della Pasqua; rimane l’obbligo di rispettare misure ancora rigide che vietano celebrazioni come Cresime e Prime comunioni o le Feste patronali.

Nel Decreto, sempre richiamando le disposizioni che il Governo e la Conferenza Episcopale Italiana hanno adottato e di conseguenza la Conferenza dei Vescovi della Campania, sono indicate tutte le misure necessarie a vivere questo tempo, non come coloro che sono privati o costretti a non fare, ma secondo il Vangelo, accogliere con apertura di spirito e di mente il nuovo inizio che tutti si apprestano a vivere: “In questo lento nuovo inizio dobbiamo esplicitare stili di vita sempre più coerenti con il Vangelo con atteggiamenti diffusi di «umiltà, mansuetudine e pazienza»” scrive mons. Piazza.

 Cosa cambia? 
Cambiamo le modalità di accesso alle Chiese, dove sarà consentito un numero massimo di persone; cambia il modo di vivere la celebrazione della Messa, senza lo scambio della pace e prendendo l’Eucarestia solo in mano; non ci sarà il coro a cantare ma solo l’organista; non ci saranno offerte “nei cestini” ma apposite cassette in cui lasciare un obolo a sostegno delle spese e della vita parrocchiale…
Anche per la Confessione sarà necessario individuare un luogo adatto in cui il sacerdote amministrerà il sacramento della Riconciliazione…
La messa Crismale (annullata durante la Settimana Santa) sarà celebrata giovedì 28 maggio in Cattedrale con la partecipazione del Clero e di un solo rappresentante per parrocchia.
SCARICA IL DECRETO.

Prudenza, rispetto, accoglienza di quanto predisposto è l’invito del vescovo Orazio Francesco a cui si aggiunge la gratitudine per quanti – in particolare i sacerdoti e i volontari delle Caritas  – stanno compiendo da settimane, senza tralasciare nessuno. E a tal proposito il Pastore invita a continuare la solidarietà verso coloro che saranno profondamente segnati dalla crisi sociale ed economica dei prossimi mesi.
Non manca nel pensiero del Vescovo il ‘grazie’ agli Operatori sanitari, ai volontari, alle Forze dell’Ordine, alle Istituzioni impegnati in prima linea nell’emergenza da Coronavirus; non manca neppure un pensiero affettuoso agli ammalati e ai disabili, anello più fragile di questa lunga catena umana.

Fonte Clarus