Coronavirus. Sanificazione ambieti ecclesiastici secondo il Mibact

Sulla sanificazione degli ambienti ecclesiastici, questa mattina la nota dell’Ufficio per i beni culturali ecclesiastici e l’edilizia di culto, a firma di don Alfonso Caso.
Si tratta di buone pratiche da assumere secondo quando predisposto dal MIBACT circa il rischio di danneggiamento di tipologie di materialie.
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Diocesi di Alife-Caiazzo

Prot. n. 37/2020

Alle Parrocchie
Agli Istituti religiosi
Agli Enti, Istituti e Ass.ni culturali diocesane

Covid-19. Sanificazione ed uso degli ambienti ecclesiastici.
Nell’approssimarsi di quella che è indicata come la “Fase 2” di questo periodo di emergenza sanitaria, pervengono chiarimenti e sollecitazioni circa azioni e buone pratiche da porre in atto per restituire nella piena funzionalità ed i sicurezza gli ambienti e le cose custodite, di competenza.

A riguardo la Conferenza Episcopale Italiana, per il tramite del Direttore Ufficio nazionale BCE, ha ritenuto opportuno coinvolgere gli enti territoriali diocesani divulgando nota di sensibilizzazione del MIBACT “sul rischio di danneggiamento che potrebbe verificarsi su alcune tipologie di materiali in seguito all’utilizzo di prodotti contenenti sodio ipoclorito et simila.

A supporto e per condividere opportune azioni, pur nelle valutazioni che ognuno farà in funzione del proprio contesto, risulta utile pertanto pubblicizzare la nota pervenuta dal Ministero per i beni e le attività culturali e per il turismo, del 22.04.2020 e, ancora meglio funzionale al caso, le “Linee guida…” del 23.04.2020, proposte dall’Istituto centrale per la patologia degli archivi e del libro.

Oltre alle raccomandazioni e suggerimenti riportate nelle citate e allegate note, tenuto conto delle nostre realtà, appare opportuno che le scelte a riguardo:

– siano consapevoli del tipo di ambiente da trattare e del più adeguato intervento;
– prediligano una costante e approfondita pulizia degli ambienti;
– assicurino opportuni e repentini ricambi d’aria;
– valutino se opportuno intervenire in ambienti chiusi e non interessati a presenze;

Parimenti, si ribadisce che l’utilizzo di prodotti sanificanti deve essere praticato da persone informate sui rischi ad esso connessi, lasciando traccia di tutto quanto possa essere utile per una valutazione e verifica dell’intervento eseguito (quando, in quale luogo, da chi, con cosa, ecc.).

Non ultimo, si raccomanda sempre di esser vigili sui comportamenti assunti negli ambienti di interesse nonchè di osservare scrupolosamente le indicazioni circa la corretta distribuzione e distanziamento tra le persone.

L’Ufficio diocesano per i beni culturali rimarrà a disposizione per eventuali confronti e/o chiarimenti relativi a specifiche situazioni o condizioni di dubbio e, si valuteranno eventuali ulteriori supporti nella gestione delle procedure.

Nella occasione, cordiali saluti.
Piedimonte Matese, 27.04.2020

Il Direttore, Mons. Alfonso Caso