Cosa resta della Settimana biblica? Ripartire dalla Parola di Dio, fondamento di Sinodalità

La Settimana biblica interdiocesana dal 18 al 22 luglio, banco di prova capace di cogliere gli aspetti fondanti del binomio Bibbia-Sinodo

Alfonso Feola – Cosa resta della Settimana biblica? L’appuntamento di approfondimento sulla Parola di Dio celebrato dalle Diocesi di Teano-Calvi e di Alife-Caiazzo tra il 18 ed il 22 luglio scorso, è stato un importante banco di prova interdiocesano, utile a portare a galla i fondamenti che legano la Bibbia al percorso sinodale, inteso come camminare insieme.

Innanzi tutto la presenza di Dio nella Storia, sottolineata da Mons. Giacomo Cirulli, dove Dio “non è uno spettatore distratto dei nostri guai. E’ con noi, parla a noi come parla agli amici… e poi lo abbiamo potuto toccare, vedere ed ascoltare quando nella pienezza dei tempi, Dio, la Parola, si è incarnato”. Ciò implica “una disponibilità veramente grande per accogliere nella Storia quello che Dio indica”, i cosiddetti segni dei tempi.

In secondo luogo, l’importanza del popolo ribadita da Padre Antonio di Masi, che assumendo “l’impegno dell’Alleanza con Dio e delle sue conseguenze (…) da popolo di schiavi, diventa perciò popolo sacerdotale che con la sua storia rende lode a Dio”; essendo inoltre “popolo di Dio, convocato tra le nazioni, esprime la sua dimensione sociale, storica e missionaria”, che è l’essenza stessa della sinodalità.

Ma la Sinodalità non è solo un convenire meccanico ed automatico, bensi è frutto dell’azione dello Spirito Santo. Prendendo in esame la Chiesa nascente, cosi come tratteggiata dal Libro degli Atti degli Apostoli, Don Massimiliano Piciocchi ha puntualizzato che in una realtà sinodale “E’ lo Spirito che agisce, che allarga i cuori e la Chiesa. Gli Apostoli annunciano, si aggiungono nuovi credenti e la Chiesa si espande.”

Inoltre, Don Emilio Salvatore ha proposto una lettura del Sinodo articolata in 3 aspetti irrinunciabili: celebrazione come ringraziamento scaturito dal “leggere il nostro oggi come un dono”, celebrazione come “fare memoria della lunga storia che ci ha preceduto” e celebrazione come condivisione gioiosa, perché “Non c’è celebrazione autentica, né cammino autentico che non si traduca in amore verso gli altri”.

Infine, l’invito di Mons. Cirulli a ripartire attraverso un ascolto della Parola di Dio più consapevole, in quanto “Gesù parla. La celebrazione è il luogo proprio del Signore che parla, la ‘mensa della Parola’ dove ascoltarlo come Parola che entra nella nostra vita e fa la nostra vita.”

In allegato, gli approfondimenti sulla Settimana biblica
in articoli e video che raccolgono l’intervento quotidiano dei relatori 

I appuntamento
S. E. Mons. Giacomo Cirulli
Clicca per l’articolo
Clicca per il video

II appuntamento
P. Antonio Di Masi
Clicca per l’articolo
Clicca per il video

III appuntamento
Don Massimiliano Domenico Piciocchi
Clicca per l’articolo
Clicca per il video

IV appuntamento
Don Emilio Salvatore
Clicca per l’articolo
Clicca per il video

V appuntamento
S. E. Mons. Giacomo Cirulli
Clicca per l’articolo
Clicca per il video